Gli animali domestici sono legalmente membri della famiglia

Il Governo spagnolo introduce una considerevole novità sulla legge dello status degli animali domestici; compiendo un passo importante nella difesa dei diritti degli animali. Infatti, secondo la riforma legale recentemente introdotta, i suddetti sono adesso considerati legalmente un membro in più della famiglia.

In Spagna, gli animali domestici adesso sono considerati legalmente un membro in più della famiglia

Una triplice riforma legale definisce gli animali domestici, da adesso in poi, esseri viventi dotati di sensibilità; conferendo loro una considerazione di familiari, con un nuovo status giuridico.
Ciò determinerà che, in Spagna, gli animali domestici non saranno più considerati come “cose”; nel modo in cui avvenne fino ad ora.
Tale cambiamento è dovuto ad una triplice riforma giuridica entrata in vigore a partire dallo scorso mercoledì 5 gennaio; a seguito dell’approvazione del Congresso dei Deputati il giorno ​​2 dicembre, e pubblicata il 16 dicembre nella Gazzetta Ufficiale dello Stato.
Secondo la nuova riforma, cani, gatti e qualsiasi altro animale domestico riceveranno un trattamento legale diverso da quello di qualsiasi oggetto inanimato.

Secondo le novità introdotte, il loro abbandono è severamente vietato, e non potrà essere causata loro alcuna sofferenza o maltratto.
Invece, nel caso in cui venga ritrovato un animale smarrito, questo deve essere restituito al legittimo proprietario; a meno che non vi sia traccia che l’animale abbia subito maltrattamenti.
Inoltre, in caso di divorzio, i giudici dovranno occuparsi del benessere dell’animale domestico.

Cosa stabilisce nel dettaglio la triplice riforma

La triplice riforma giuridica interessa il Codice Civile, la Legge sui Mutui ed il Codice di Procedura Civile.
Secondo la riforma sul Codice Civile: il benessere degli animali deve essere preso in considerazione nei processi di separazione o divorzio nel momento in cui dovrà essere specificato il regime di convivenza, custodia, cura di questi e regime di visita, ed il giudice sarà il responsabile di tali decisioni in base al loro benessere; in situazioni di eredità e successione, il giudice avrà il compito di stabilire la sorte dell’animale in caso di morte del suo proprietario; i giudici potranno stabilire che i genitori non condividano i figli con i loro ex partner, al momento della separazione, se uno dei partner ha maltrattato o minacciato di maltrattare gli animali domestici come forma di violenza vicaria o di genere per controllare o vittimizzare il coniuge o i bambini.

Quest’ultima giustifica che l’abuso sugli animali può essere utilizzato come strumento di controllo, una forma di abuso psicologico all’interno dell’ambiente familiare, sia nei confronti di minori che nei confronti del partner; e che deve essere preso in considerazione dai giudici per la concessione della tutela congiunta dei bambini.
Invece, secondo la riforma sulla Legge sui Mutui: i prestiti non possono più includere gli animali domestici, né possono essere oggetto di sequestro nel caso in cui il giudice ordini il sequestro della proprietà in questione; gli animali rimarranno, dunque, a cura della propria famiglia.
Infine, secondo la riforma sul Codice di Procedura Civile: a seguito di un divorzio ed in mancanza di accordo, il giudice assegna l’affidamento dell’animale considerando l’interesse dei familiari ed il benessere dell’animale; gli animali domestici saranno beni assolutamente inattaccabili.