Tra l'ecologico e il bizzarro: la stravagante torre Agbar

itBarcellona

SCOPRI BARCELLONA

Tra l’ecologico e il bizzarro: la stravagante torre Agbar

Agbar3

Un enorme proiettile che sbuca dal terreno. È questo ciò che sembra la Torre Agbar, conosciuta anche come Torre Glòries, un bizzarro grattacielo situato nel distretto di Saint Martì a Barcellona.

Una costruzione molto originale

In un più ampio progetto di riqualificazione dell’area che circonda la Plaça de les Glòries Catalanes, l’architetto francese Jean Nouvel nel 2005 concepì l’odierna Torre Agbar. Nel progetto fu coadiuvato da Fermìn Vazquez, architetto spagnolo. Ma perché questa forma bizzarra? Stando alle parole del suo costruttore, la forma della torre è stata ispirata al Montserrat, formazione montuosa della Cordigliera catalana, e allo schizzo d’acqua bollente di un geyser.

Agbar Notte

La torre Agbar di notte

La composizione dell’edificio, che rappresenta l’elemento principale della rinascita dell’area di Saint Martì, non è stato artisticamente compreso da tutti ed è spesso schernito dagli stessi catalani. A causa della sua forma fallica, infatti, viene spesso etichettata come la polla de Barcelona (il pene di Barcellona). 

Agbar 1

Un raffronto sullo sviluppo verticale della Torre Financiera a Panama, il 30 St Mary Axe di Londra e la Torre Agbar

L’edificio, di proprietà dell’immobiliare Layetana e del gruppo Agbar, si estende su una superficie di trentamila metri quadrati dedicati agli ufficio, quasi dodicimila per servizi di vario genere. Si sviluppa in altezza per 144 metri e 35 piani, collocandosi al terzo posto tra gli edifici più alti della città.

Un’architettura bioclimatica

Ma quello estetico della torre Agbar è soltanto uno degli aspetti che rende unica questa architettura. La costruzione dell’edificio, infatti, è finalizzata ad ottenere il minimo impatto ambientale. Un forte risparmio energetico è stato possibile grazie al concetto di architettura bioclimatica, cioè basata sul consumo di fonte di energia rinnovabili che possono essere sfruttate in loco. Il fine è quello di ottimizzare la simbiosi tra uomo, clima e contesto ambientale, affinché nessuno dei tre elementi prevalichi gli altri due. 

Torre Agbar Barcellona Drawings

Alcuni dei disegni di Jean Nouvel

La collocazione della torre Agbar è concepita per sfruttare al massimo le risorse energetiche e la circolazione dell’aria. L’utilizzo di materiali isolanti fornisce una perfetta coibentazione degli ambienti, anche grazie a una doppio rivestimento della facciata, che crea un perfetto scudo termico. Grazie alla distribuzione di ben 4.400 finestre, inoltre, i dipendenti della società delle acque Agbar, possono godere di una vista sensazionale su tutta Barcellona. Lo stile, infine, non tralascia la tradizione dell’architettura catalana. La policromia delle lastre che ricoprono il rivestimento della torre si ispira allo sfarzo di colori del più importante architetto della storia di Barcellona, Antoni Gaudì. La collocazione di 4.500 dispositivi a LED rende i colori della torre cangianti in base al clima e alla stagione.

Agbar2

Un particolare della policromia dell’edificio

E siamo sicuro che, con buona pace di chi schernisce l’opera, l’originalità dell’opera avrebbe reso fiero anche il grande architetto catalano.

Tra l’ecologico e il bizzarro: la stravagante torre Agbar ultima modifica: 2018-10-12T10:05:06+02:00 da Luigi Bove

Commenti

Più letti

Promuovi la tua azienda in Italia e nel Mondo
To Top