La Cataluña impone 15 giorni di proroga sulle misure restrittive già vigenti nei municipi di Barcellona e Lleida.
Ulteriori 15 giorni di proroga imposti dal Ministero della Salute
Secondo quanto stabilito dalla Gazzetta Ufficiale della Generalitat della Cataluña, le misure restrittive attualmente in vigore verranno prorogate per ulteriori 15 giorni. Venne annunciato durante la giornata di ieri, giorno in cui ebbe inizio tale proroga. I municipi affetti sono quelli di Barcellona e Lleida. Frente al notevole aumento dei contagi da Covid-19, il Ministero della Salute rende note ai cittadini le raccomandazioni e le misure restrittive applicate nei territori in questione. Si raccomanda ai cittadini di uscire di casa solo per le esigenze primarie, per recarsi al lavoro, ai centri sanitari o per assistere anziani, minori e persone non autosufficienti. Inoltre, di avere incontri e svolgere attività ricreative con il proprio consueto gruppo di convivenza.
Le misure restrittive
Nella regione sanitaria di Barcellona, le misure restrittive in questione colpiscono i comuni di: Barcellona, Viladecans, El Prat de Llobregat, Sant Joan Despí, Sant Boi de Llobregat, Cornellà de Llobregat, Sant Just Desvern, Esplugues de Llobregat, L’Hospitalet de Llobregat, Montcada i Reixac , Santa Coloma de Gramenet, Sant Adrià de Besòs, Badalona, Sant Feliu de Llobregat, Castelldefels e Gavà.
Secondo quanto stabilito, continuano ad essere proibite le riunioni sociali superiori di 10 persone; con la proibizione, inoltre, di consumare alimenti e bibite presso le vie pubbliche. Per ciò che riguarda la ristorazione, il consumo dovrà realizzarsi rigorosamente ai tavoli, con una distanza tra di essi equivalente a 1,5 metri e con capacità massima di 10 perosne per ciascun tavolo. La capacità massima, sia degli interni sia delle terrazze di bar e ristoranti, è imposta al 50%; il loro orario di chiusura dovrà essere entro l’una di notte. Limitazione, inoltre, del 33% sugli atti religiosi. Presso gli stabilimenti alberghieri, invece, la capienza massima degli spazi comuni è rispettivamente del 50%. Infine, potranno svolgersi le attività culturali, purchè non superino il 50% di capacità massima.