Il Made in Barcellona, soprattutto nel settore gastronomico, non smette di espandersi. L’invenzione e la creatività della capitale catalana sfoggia idee sempre più originali, le quali si aggiungono a ciò che rende tipico questa meravigliosa città.
Tinos: un nuovo prodotto Made in Barcellona
Possiamo definirlo come un nuovo street food con sapori mai provati fino ad ora. E’ un’innovazione gastronomica Made in Barcellona la quale sembrerebbe nascere da una fusione tra pizza e burrito. Insomma, è qualcosa di nuovo creato con le basi di qualcosa già familiare.
“Non sono né una pizza, né un’empanadilla, né un burrito. Da cui si potrebbe dedurre che, per capire cos’è un Tino, bisogna immaginare qualcosa di simile alla fusione dei tre precedenti”; così definiscono “Los Tinos” gli inventori Benoit Ichard e Nicolas Vitre.
L’idea che più si avvicina alle caratteristiche di un Tino è una pizza arrotolata su se stessa, terminabile con pochi bocconi e comodo da consumare. Viene farcito con vastissimi ingredienti, offrendo una ricca scelta di sapori fra salse, verdure, formaggi e carne.
Attraverso il sito web è possibile effettuare l’ordine con consegna a domicilio.
“Nappuccino”: una caffetteria Made in Barcellona
Il primo “siesta-café” di Spagna sta a Barcellona. Un luogo pensato unicamente per disconnettere, il quale concede la comodità di fare un pisolino durante le frenetiche giornate che non concedono tempo per rientrare in casa. Propone dei comodi cubicoli all’interno dei quali poter riposare dotati di prese per caricare il cellulare. Il locale offre, al basso prezzo di cinque euro, un’ora di riposo, bibite (caffè italiano compreso) e snack illimitati, dal dolce al salato. Inoltre, successivamente alla prima ora il prezzo scende a quattro euro.
Però, il bar concede anche la possibilità di riscaldare nel forno a microonde il propio pasto portato con sé. E’, inoltre, un luogo adatto anche per gli studenti i quali possono approfittare del Wi-fi e di un ambiente tranquillo per lavorare. L’innovativo concetto di “siesta bar” risulta nuovo in Spagna, però venne già lanciato precedentemente in altre città del mondo, come Dubai, Parigi o Bruxelles. La Spagna, nonchè il paese della siesta per eccellenza, non poteva certamente tirarsi indietro.
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