Mentre la quasi totalità del Paese entrerà in fase tre a partire dalla giornata di oggi, lunedì 8 giugno; la Comunità di Madrid, Barcellona e la sua area metropolitana, la Comunità di Valencia, Ceuta, Castilla e León entreranno in fase 2.
Fase due a Barcellona a partire dall’8 giugno
Finalmente arriva anche per la città di Barcellona una risposta affermativa da parte del Governo per quanto riguarda l’avanzamento di fase. Dalla giornata di oggi, quindi, i cittadini ed i commerci avranno maggiori libertà. Tuttavia, per i cittadini di Barcellona la circolazione rimarrà limitata all’interno dell’area sanitaria. Esaminiamo quali cambiamenti avverrano sulle attuali misure restrittive:
-Eliminazione delle frange orarie, eccetto per gli anziani maggiori di 70 anni e per le persone vulnerabili. Per coloro, le frange orarie permangono uguali (dalle 10:00 alle ore 12:00 e dalle 19:00 alle 20:00). Inoltre, non bisogna più attenersi alla sola distanza di 1 km dalla propria abitazione.
-I gruppi di persone potranno essere più numerosi. Il numero massimo di persone appartenenti allo stesso gruppo è, adesso, esteso a 15; purchè vengano sempre mantenute l’adeguata distanza sociale e le misure di protezione. Potranno celebrarsi matrimoni con una capacità massima di 100 ospiti all’esterno della struttura e 50, invece, all’interno. I funerali avranno un limite di 25 persone in luoghi aperti e 15 al chiuso. I luoghi di culto, infine, avranno una lmitazione fino al 50%.
-Viaggi in auto e moto. Tenendo in conto che, per la città di Barcellona i movimenti restano limitati alla propria area sanitaria, gli spostamenti potranno svolgersi nelle seguenti modalità: gli abitanti dello stesso domicilio potranno occupare tutti i posti a sedere dell’auto senza l’obbligo della mascherina; se si tratta, invece, di non conviventi dovranno occupare massimo due posti per ogni fila e con l’uso della mascherina. Per gli spostamenti in moto, se i due non sono conviventi dovranno indossare la mascherina o casco integrale.
Le riaperture
-Riaprono i centri e parchi commerciali, con l’obbligo, tuttavia, di alcune norme: divieto di permanenza nelle zone comuni ed aree ricreative e la capacità dovrà ridursi al 40%.
-I ristoranti potranno aprire ai clienti anche l’interno della struttura. Permane, però, il divieto di sedersi al bancone e la capacità all’interno è limitata ad un terzo. Lo stesso vale per le zone comuni di hotel ed alloggi turistici. Tuttavia, le discoteche ed i bar notturni permarranno chiusi.
-Aprono al pubblico cinema, teatri ed auditorium con una capacità massima di un terzo. Conferenze e sale d’esposizione hanno la stessa direttiva. I seminari scientifici saranno riservati massimo a 50 persone. Infine, gli spettacoli culturali potranno accogliere meno di 50 persone al chiuso e meno di 400 all’aria aperta.
-Riapriranno le piscine pubbliche e le spiagge. Le piscine saranno riaccessibili tramite appuntamento e con una capacità massima del 30%. L’orario verrà suddiviso secondo dei turni e non sarà possibile utilizzare docce e spoiatoi. Per ciò che riguarda le spiagge, invece, le quattro principali saranno ad accesso controllato e l’attività sportiva sarà priva di frange orarie.
Mascherina e distanziamento sociale permarranno obbligatori
Il Presidente del Governo annunciò che, martedì prossimo il Consiglio dei Ministri approverà un decreto il quale determinerà delle norme base, in relazione al Covid-19, a cui tutte le Comunità dovranno attenersi. Secondo tale decreto, al termine dello stato d’emergenza, e finchè non vi sarà un vaccino in commercio, dovranno permanere le attuali misure di sicurezza. L’obbligo della mascherina persiste nelle attuali condizioni e nei luoghi pubblici bisognerà mantenere il distanziamento sociale di due metri. I commerci dovranno, inoltre, predisporre di disenfattanti all’entrata.