Il Procicat (Pla Territorial de Protecció Civil de Cataluña) ha svolto una riunione urgente lo scorso mercoledì per valutare le possibili misure restrittive applicabili a seguito della Settimana Santa.
Il fattore scatenante è il notevole aumento degli ingressi nelle unità di terapia intensiva degli ospedali catalani, di pazienti in stato grave per il Covid-19, registrato a partire della domenica di Pasqua. Cosicchè, dopo tre settimane di libera circolazione all’interno dell’intera Comunità, la Cataluña dovrà fare dei passi indietro. Infatti, la Comunità retrocessa al confinamento regionale; resteranno, invece, invariate le restanti misure restittive.
Oggi la Cataluña retrocessa al confinamento regionale
La Comunità catalana torna al confinamento regionale a partire dalla giornata di oggi. Lo stesso, venne revocato lo scorso 15 di marzo; quando vennero concessi nuovamente gli spostamenti lungo tutta la Comunità (esclusivamente con la propria cerchia di convivenza). Il divieto di spostamento dalla propria regione di residenza vigerà durante 10 giorni, nonchè fino al lunedì 19 aprile. Se non vi saranno ulteriori novità, sarà possibile quindi spostarsi nuovamente per la celebrazione di Sant Jordi.
Il Ministro dell’Interno, Miquel Sàmper invita a fare un “ultimo sforzo collettivo di due mesi”; nonchè fino alle porte della stagione estiva.
Colau rifiuta il confinamento regionale per Barcellona
Il sindaco di Barcellona, Ada Colau, ha chiesto alla Generalitat che le limitazioni sulla mobilità, entrate in vigore oggi, siano di portata metropolitana per la città di Barcellona.
Di fronte alla richiesta di consentire un confinamento metropolitano, avanzata da Ada Colau, Vergés ha dichiarato che verrà presa in considerazione “se altre popolazioni della cornubazione lo richiederanno”. “Fare questo passo indietro è complicato e lo stiamo facendo nel modo più empatico possibile”, aggiunge Miquel Sàmper.
“Siamo una città estremamente densa. Il confine regionale, nel nostro caso, non solo non previene le situazioni di rischio, ma le provoca” dichiara Ada Colau, in riferimento alla capitale catalana.
Il sindaco non rivolge delle critiche alle restrizioni adottate dal PROCICAT. Bensì vuole sottolineare l’idea secondo cui “può essere una buona decisione per altri territori, ma a Barcellona bisogna tener conto della realtà metropolitana”. Richiede, dunque dei “vincoli efficaci che non generino risultati contrari a quelli perseguiti.”
Grazie mille per l’informazione! 👍