A seguito della decisione della Generalitat di reimporre il confinamento regionale, il settore culturale ha richiesto un “lasciapassare” che possa consentire la circolazione tra le regioni per partecipare agli eventi culturali. I biglietti d’ingresso per un determinato evento potrebbero, così, convertirsi in un giustificante sulla limitazione della mobilità.
L’annuncio di un ulteriore confinamento ha, naturalmente, spiazzato il settore in questione; il quale maggiormente ha sofferto le ripercursioni della crisi sanitaria.
La richiesta del settore culturale catalano
A partire dalla giornata di venerdì scorso, il Governo di Cataluña ha imposto nuovamente un confinamento regionale a causa dell’aumento dei contagi da Covid-19. A seguito di ciò, enti del settore culturale quali l’Associació d’Empreses de Teatre de Cataluña (ADETCA), l’Associació de Sales de Concerts de Cataluña (ASACC) e l’Associació Professional de Representants, Promotors i Mànagers de Cataluña (ARC), hanno richiesto l’istituzione di un lasciapassare. La richiesta avanzata dagli enti vuole evitare di “arrecare ulteriori danni” alla cultura. Chiedono, infatti, che si possa mantenere la possibilità di circolare tra le regioni per assistere ad un evento culturale. Purchè l’evento in questione mantenga sempre una limitazione del 50% sulla capacità e si adatti all’orario del coprifuoco vigente.
Le dichiarazioni degli enti culturali di Cataluña
L’Associazione delle Compagnie Teatrali della Cataluña (ADETCA) garantisce, tramite un comunicato, che: “l’improvviso confinamento regionale ha un impatto diretto sulla stabilità della programmazione degli spettacoli e sui clienti che avevano già acquistato i biglietti”.
La dichiarazione di ADETCA si aggiunge alle richieste dei restanti enti culturali, i quali richiedono il “lasciapassare culturale che dimostri che, come dichiarato dal Governo della Cataluña, la cultura è un bene essenziale, oltre che un’attività sicura”.
Tra di essi, vi è anche il settore della musica dal vivo; dal momento che la maggior parte delle sale da concerto risultano chiuse dai principi della pandemia.
L’Associazione Professionale dei Rappresentanti, Promotori e Dirigenti della Cataluña (ARC) rivolge delle critiche al PROCICAT; denunciando “la poca lungimiranza con cui vengono annunciate le misure restrittive per il controllo del coronavirus”. L’Associazione reclama l’urgenza del lasciapassare per “garantire la sopravvivenza di eventi culturali già in corso”, e denuncia la quasi assente sensibilità nei confronti di quei settori in situazione di estrema fragilità.
Gracias por la info.