La Catalogna estende per altri 15 giorni il coprifuoco notturno, dalle 10 di sera fino alle 6 del mattino. Bar e ristoranti restano ancora chiusi. Il comitato tecnico del Piano di Protezione Civile della Catalogna (Procicat) ha approvato questo venerdì l’estensione per 15 giorni del coprifuoco notturno applicato dalla Generalitat per affrontare la seconda ondata del coronavirus. “Procicat ha approvato oggi il prolungamento da domenica mattina a lunedì e per 15 giorni del confino notturno dalle 22 alle 6 del mattino con le eccezioni già stabilite”, ha spiegato ieri in una pubblicazione su Twitter raccolta da Europa Press.
La Catalogna estende il coprifuoco fino al 23 novembre
Due settimane fa il governo spagnolo ha applicato il coprifuoco per 15 giorni.
La nuova restrizione, entrata in vigore la notte tra il 25 e il 26 ottobre e che sarebbe dovuta terminare questa domenica sera, sarà prorogata fino a lunedì 23 novembre. La consulente sanitaria di Caraluña, Alba Vergés, ha valutato positivamente che la curva dei contagi sta “rallentando”. Ciò nonostante, “c’è ancora tanta pressione sull’assistenza sanitaria e dobbiamo tutti fare la nostra parte per uscirne il prima possibile.”
“È chiaro a tutti che le misure adottate stanno dando i loro frutti, ma la situazione resta grave, come nel resto d’Europa”, afferma Alba Vergés. Il direttore sanitario del CatSalut, Adrià Comella, ha avvertito che “la pressione della malattia sul sistema è molto alta e in crescita”, nonostante la buona evoluzione della pandemia. “Siamo passati dai 150 ricoveri per covid di quest’estate a quasi 500 dell’autunno. Abbiamo una media di 10 ricoveri al giorno, ma se non prestiamo attenzione il numero è destinato ad aumentare”, conclude Comella.
Situazione attuale coronavirus in Catalogna: i contagi stanno diminuendo
La Catalogna notifica 4459 nuove infezioni da coronavirus nelle ultime 24 ore (circa 500 in meno rispetto a ieri) per un totale di 294.703 dall’inizio della pandemia. Attualmente il numero di malati ricoverati è di 2.621. Di questi, 551 sono in terapia intensiva.
Solo oggi, invece, sono circa 61 le persone che non ce l’hanno fatta, portando il numero totale dei morti a 14.543 dall’inizio della pandemia.
