Il Governo di Cataluña dispone di 500 punti addetti alla vaccinazione contro il Covid-19 e dieci mila professionisti disponibili pronti per l’avvio della vaccinazione di massa.
Il ministro della Salute, Alba Vergés, comunica, inoltre, che il dipartimento risulta pronto per somministrare 500.000 vaccinazioni settimanali. Attualmente risultano essere 200.000 le pesone vaccinate settimanalmente. La strategia dipende dalla quantità delle dosi di vaccino che arrivano. Al momento, delle compagnie farmaceutiche solamente Pfizer sta aumentando la propria offerta; AstraZeneca aveva interrotto le spedizioni e Janssen risulta in ritardo.
La previsione di Salut è mantenere un piano lungo 25 settimane a partire dal mese di aprile; il che significherebbe che al termine dell’estate il 70% della popolazione sarebbe immunizzata.
Lo stadio Camp Nou fra gli spazi dedicati alla vaccinazione di massa
Il vicepresidente del Governo, Pere Aragonès, e il ministro della Salute, Alba Vergès, accompagnati dal segretario della Sanità Pubblica, Josep Maria Argimon, e dal direttore del Servizio Sanitario Catalano (CatSalut), Adrià Comella, si riunirono martedì per stabilirei il piano di vaccinazione di massa. Secondo quanto comunica Aragonès “tutto è previsto per somministrare 500.000 dosi settimanali”; tuttavia, sottolinea il ritardo sulla consegna delle dosi. Si prevede che ad aprile sarà disponible una maggior quantità di dosi e sarà, dunque, possibile avviare la vaccinazione di massa.
Il piano stabilito dal Governo di Cataluña consentirà 500 punti destinati alla vaccinazione per accelerare la somministrazione di dosi. Ci saranno tre tipologie di spazi vaccinali: piccoli, medi e grandi. Risultano essere 6 i grandi spazi adibiti alla somministrazione del vaccino; tra di essi, risultano anche lo Stadio Camp Nou e la Fiera de Barcellona. La Generalitat prevede di mantenere tali spazi vaccinali per circa sei mesi. Fra i punti concordati, 443 sono Centri di Assistenza Primaria e annessi. Inoltre, sono circa 9/10 mila gli assistenti sanitari abilitati; tra cui studenti dell’ultimo anno universitario e pensionati.
Le fasce d’età
Il piano stabilito per la vaccinazione di massa avanzerà per fasce d’età.
Il 30% degli ultraottantenni (circa 118.000) risulta essere già vaccinato con Pfizer. Al ritmo attuale, tale percentuale raggiungerà il 100% entro metà maggio; secondo quanto stima Vergés. Successivamente, toccherà ai cittadini di età compresa fra dai 70 ed i 79 anni; ed, in seguito, si avanzerà con le fasce d’età minore. Tuttavia, già a partire dalla giornata di ieri furono riprese le vaccinazioni con AstraZeneca; avviando così la vaccinazione sui cittadini di età compresa tra i 60 ei 65 anni. Di fatto, il Ministero della Salute e le Autonomie concordarono di somministrare il vaccino AstraZeneca a persone di età non superiore ai 65 anni.
Si sostiene che entro la metà di giugno almeno gli ultracinquantenni potrebbero già essere stati vaccinati.
Grazie per l’informazione!