La Comunità catalana ha ricreato il primo “Bosco di farfalle” pubblico, dedicato alla creazione di habitat che favoriscono la biodiversità ideale per la riproduzione della specie. È stato ideato dal Comune di Malgrat de Mar, presso due diverse zone del comune stesso: nel Parc del Castell e nella Pla de Pineda.
Medio Ambiente, nonchè l’area che promuove il progetto, vuole ricordare che: “le farfalle sono bioindicatori della qualità ambientale, per questo sono importanti nella lotta al cambiamento climatico. Forniscono anche benefici all’ambiente naturale perché sono ottimi impollinatori e aiutano a creare più spazi verdi”.
Malgrat de Mar crea il primo Bosco di farfalle pubblico
Il Comune di Malgrat de Mar ha creato il primo Bosco di farfalle in uno spazio pubblico della Cataluña. Il Comune dista solamente circa un’ora dalla città di Barcellona, raggiungibile sia in auto che con i mezzi pubblici. L’iniziativa mira a ricreare habitat con la biodiversità ideale per la riproduzione delle farfalle. Al momento sono state create due riserve, nel Parque del Castillo e nel Plan de Pinar, con una superficie complessiva di 600 mq.
Infatti, il Comune aderisce al progetto “Zerynthia”, dell’Associazione Spagnola per la Protezione delle Farfalle e del loro ambiente; che ha come principale obiettivo quello di creare spazi che facilitino lo sviluppo delle farfalle. Con questo fine, infatti, sono già state piantate rosmarino, timo, salvia, lavanda, calendula o gerani; specie che favoriscono lo sviluppo sia del bruco che della farfalla adulta.
Laia Gómez, Tecnico Ambientale del Consiglio Comunale di Maresmenc, prevede che trascorso un periodo di circa due anni potrebbe stabilizzarsi, presso il municipio, una consistente popolazione di farfalle. Ed, infatti, in sole poche settimane iniziarono ad apparire già i primi esemplari.
Oltre ai vantaggi ambientali sopracitati, il Comune di Malgrat de Mar vede in questo progetto anche un potenziale turistico. Infatti, Il tecnico dell’Ufficio del Turismo di Malgrat de Mar, Toni Riera, assicura che: “il turismo entomologico può diventare una piccola “nicchia di mercato” per la destinazione turistica.”
Il progetto ha già intrapreso la prima attività dedicata al “turismo scolastico”; accogliendo 230 bambini/e delle scuole elementari del Comune.
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