La band Love of Lesbian riempie con grande esito il Palau Sant Jordi nel primo grande concerto senza distanziamento sociale. L’evento della band catalana si è tenuto durante la serata dello scorso sabato 27 marzo, alla quale hanno assistito 5 mila persone.
Un concerto il quale ha richiamato l’attenzione dei media di tutto il mondo;
“Barcellona balla di nuovo ” titola, infatti, il quotidiano italiano “La Repubblica”.
“Benvenuti a quello che è uno dei concerti più emozionanti della nostra vita. È da un anno e mezzo che non saliamo su un palco. Il mondo ci guarda e questo concerto è una piccola battaglia dentro la guerra”, ha esordito il solista Santi Balmes. Ed aggiunge “voglio dedicare questo concerto, anche se sembra un cliché, agli operatori sanitari e al resto del personale essenziale.”
Love of Lesbian nel primo concerto di massa in tempi di pandemia
L’evento dello scorso sabato non è stato un semplice concerto; bensì anche un test pilota, pioniero in Europa. Si è convertito, infatti, come la speranza dei promotori e del pubblico; potrebbe essere determinante per molti concerti, festival e grandi eventi i quali potrebbero svolgersi in un futuro non lontano.
La piattaforma responsabile della pianificazione dell’evento, “Festivales Para la Cultura Segura”, ha dichiarato che il giorno 10 aprile verrano resi pubblici i risultati del test-concerto; dopo effettuare un confronto con il Ministero della Salute. L’evento, autorizzato naturalmente dal PROCICAT e supervisionato da un team medico, si è concluso senza incidenti significativi. I partecipanti, prima di poter assistere al concerto, furono sottoposti un test antigene.
Secondo le fonti dell’organizzazione, solo 6 delle 5.000 sottoposte al test persone sono risultate positive al Covid-19 e non hanno, quindi, potuto partecipare.
Tuttavia, durante un’intervista, Sergio Alonso del gruppo di ricerca biologica computazionale e sistemi complessi BIOCOMSC dell’Università Politecnica della Cataluña (UPC), ha specificato che il test dell’antigene non ha un’affidabilità del 100%, poiché non rileva il coronavirus fino a quando l’infezione non si è sviluppata. Ciò significa che non può garantire che tutte le persone presenti al concerto non erano contagiate o che non vi erano pazienti asintomatici.
Il concerto si è svolto senza distanza sociale tra i partecipanti; i quali hanno ricevuto il controllo della temperatura all’ingresso ed una mascherina FFP2 fornita dall’organizzazione. All’evento hanno, inoltre, assistito il Ministro della Cultura della Generalitat, Àngels Ponsa; il Ministro del Territorio e Sostenibilità, Damià Calvet; il Segretario Generale della Salute della Generalitat, Marc Ramentol, ed il Vice Sindaco di Barcellona, Janet Sanz.