Barcellona è stata fra i pochissimi territori spagnoli che sono permasi in fase zero durante un’ulteriore settimana. Lunedì, finalmente, la città potrà incanalare la fase uno. Lo annunciò ieri, venerdì 22 maggio, il Ministro della Salute.
La fase uno inizierà lunedì
La Comunità di Madrid, Barcellona e la sua area metropolitana, e le regioni sanitarie di Castilla e León, le quali permasero due settimane in fase 0, avanzeranno lunedì 25 maggio in fase uno. Lo dichiarò Salvador Illa, Ministro della Salute, durante la conferenza stampa tenutasi ieri. Durante la giornata di lunedì prossimo il Governo pubblicherà le direttive tecniche concernenti il passaggio di fase delle distinte province.
Ada Colau, sindaco della città di Barcellona, dichiara, in un’intervista, che la città sia pronta al cambiamento, considerando che gli indicatori di contagio stanno diminuendo considerevolmente. Il sindaco, inoltre, si congratulò con il popolo barcellonese per via della responsabilità mantenuta durante le ultime settimane. La stessa, però, raccomanda continua prudenza ed, inoltre, ribadisce che ancora non sarà concesso il bagno ricreativo al mare e sostare in spiaggia a prendere il sole. Infatti, l’uso della spiaggia sarà consentito a partire dalla seconda fase, a meno che non sia per praticare sport. Tale transizione concederà finalmente maggiore libertà ai cittadini; se pur sempre limitata.
Continueranno vigenti, appunto, i divieti sopracitati, consumare negli interni di bar e ristoranti, visitare chi si trova in regioni distinte ed, inoltre, permarranno ancora chiusi i centri commerciali.
Cosa comporterà?
Ecco quali cambiamenti si verificheranno a partire da lunedì 25 maggio:
Concesse le riunioni di gruppo di massimo 10 persone, che siano in casa o ai tavoli delle terrazze; inoltre, permetteranno anche passeggiare in gruppi, che dovranno sempre essere di un massimo di 10 persone.
Bar e ristoranti apriranno le terrazze all’aperto con la riduzione del 50% della capacità, inoltre ci si potrà recare in qualunque orario.
Le sale da concerto, i cinema, i teatri ed i musei riapriranno, però anch’essi con delle limitazioni di capacità le quali si riducono ad un terzo.
Potrannoo anche aprire hotel e alloggi turistici, ma non le aree comuni che si trovano al loro interno.
Riavvio anche per concessionarie automobilistiche, stazioni ITV e centri di giardinaggio e vivai.
La fase uno concederà, inoltre, la mobilità tra comuni, purché si trovino nella stessa zona territoriale.
Via libera anche alle conferenze, le quali dovranno attenersi ad un limite massimo di 30 partecipanti e rispettando la distanza sociale di oltre 2 metri.
È consentita l’apertura di negozi al dettaglio senza l’obbligo di appuntamento.
Ammessa anche la riapertura delle biblioteche.
I servizi funebri potranno svolgersi in presenza di un massimo di 10 persone, mantenendo le misure di distanziamento sociale ed igiene.
Infine, i centri sportivi ad alte prestazioni riapriranno con rigide misure igieniche.