Nel quartiere di Horta, non lontano dal Velodromo, in una zona defilata rispetto al centro di Barcellona, nasce il più antico giardino di Barcellona. Si tratta del Parco del Labirinto di Horta, costruito ai primordi dell’Ottocento, e ricco di citazioni legate alla mitologia greca.
Storia di un parco quasi incantato
Il Parco del Labirinto di Horta fu realizzato nel 1802 su progetto del marchese Joan Antoni Desvalls i D’Ardena e dell’architetto italo-svizzero Domenico Bagutti. Con i suoi 216 anni, rappresenta il giardino più antico di Barcellona. Il parco del labirinto di Horta rimase privato sino al 1967, quando la famiglia proprietaria lo cedette al comune di Barcellona. Dopo soli quattro anni, l’area verde fu aperta al pubblico. Nel 1994, infine, si effettuò una ristrutturazione che ha ridato nuovo lustro e maestosità al giardino. Sono state, infatti, impiantante altre specie vegetali, presenti nel parco in grandi quantità e varietà.
Una magnifica foto del centro del parco
Fu luogo di eccentrici ricevimenti, organizzati da re Carlos IV prima, e da Fernando VII e Alfonso XIII poi. Al primo dei tre re menzionati è dedicato un padiglione, contraddistinto da una villa di ispirazione italiana, sul modello di Villa Capra di Palladio. Le sue mura sono decorate con rilievi dedicati alle arti, alla guerra e alla pace. Le bellezze del parco, ancora semisconosciute al grande pubblico, soprattutto turistico, sono state svelante anche attraverso le scene di alcuni film, tra cui Profumo – Storia di un assassino, girato da Tom Tykwer nel 2006. Un motivo preminente del parco è quello della mitologia greca, le cui storie sono il modello per giardini e sculture.
La struttura del parco
L’ingresso del parco è contraddistinto dal palazzo della famiglia Desvalls, tanto imponente da rendersi visibile già prima di entrare nel giardino. E’ realizzato in stile neogotico con affascinanti dettagli neo-arabi. Il Parco del Labirinto di Horta è diviso essenzialmente in due grandi parti. La prima, quella del Giardino Neoclassico (costruita nel XVIII secolo), è caratterizzata dal labirinto di cipressi, da cui l’area prende il nome. Si estende su un area di 45 x 50 metri. Una volta raggiunto il centro, ci si imbatte in una statua di Eros, il dio dell’amore, che favorì il forte sentimento tra Arianna e Teseo, raccontato nel mito del Minotauro.
Il labirinto che da il nome al parco
Nella seconda parte, quella del Giardino Romantico (realizzato nel XIX secolo), si possono ammirare una grande varietà di specie floreali. Quest’area è disseminata da fontane, ruscelli, grotte, cascate e statue greche, che le danno una connotazione ideale per una passeggiata con la propria dolce metà.
La statua di Eros che si trova al centro del labirinto
All’interno del parco, come detto, ci sono varie sculture e piccoli spazi ispirati ai miti greci. Nella terrazza intermedia, ad esempio, sono presenti due templi con le statue di Danae, madre di Perseo, e di Artemide, dea della caccia. Degni di menzione sono anche altri due spazi verdi, ben più piccoli. Uno è il Giardino dei Bossi, singolare per la presenza di sculture vegetali a forma di animali. Il secondo è il Giardino Domestico, adornato da magnifiche piante di camelia.
