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STORIE

Chi era Jacinto Verdaguer, l’esorcista di Barcellona

Jacinto Verdaguer - Scena Tratta Da Un Film

La carriera di esorcista di Jacinto Verdaguer iniziò verso la fine degli anni 80 del XIX secolo, al ritorno del suo viaggio in Terra Santa. 
Al suo ritorno, Verdaguer pubblicò un libro – senza il permesso della chiesa – scritto da Leone XIII, il Papa dell’epoca, in cui raccomandava di praticare esorcismi in tutte le diocesi del mondo perché il diavolo era reale, e bisognava fermarlo.   

Jacinto Verdaguer    

Numero 7 di calle Mirallers

Jacinto Verdaguer aveva uno stretto rapporto di amicizia con Joan Güell e Joaquín Piñol, entrambi sacerdoti. 
Joaquín Piñol, era un discepolo del mistico carmelitano Francisco Palau Quer, il quale creó una “Scuola di Virtú” nella cittá di Barcellona, e praticó esorcismi dagli inizi del XIX secolo. Successivamente, i due insieme inaugurarono la “Casa de oración” al numero 7 della calle Mirallers, la quale esiste tutt’oggi e si trova nel centro della capitale catalana. Quello che doveva essere un punto di ritrovo per i cattolici, alla fine divenne un vero e proprio centro per esorcismi, dove ogni giorno Piñol lottava contro il diavolo.

Jacinto Verdaguer - il Calle Mirallers

L’entrata in scena di Jacinto Verdaguer 

Durante uno dei suoi esorcismi, Joaquín Piñol si trovó davanti a una strana situazione. Il diavolo, attraverso la voce della donna posseduta, esclamó: «Non mi caccerai mai!», ed il sacerdote perplesso gli rispose: «Dimmi, chi dovrebbe farlo?», e il diavolo ribatté: «Voglio Verdaguer, portami Verdaguer!»
Poco dopo l’accaduto, Piñol si presentò a casa di Verdaguer spiegandogli la situazione: «Vengo in nome di Dio, mi aiuti a cacciare Satana dal corpo di una povera donna posseduta».
Quello fu il primo esorcismo di Jacinto Verdaguer, il primo di una lunga serie, fino al giorno della sua morte. 

Dove si praticavano gli esorcismi?

Gli esorcismi si celebravano sempre al numero 7 di calle Mirallers. Al centro del salone dell’appartamento costruirono un altare; accanto all’altare si sedevano i posseduti, mentre al fondo della sala aspettavano impazienti i familiari e i credenti che assistivano alle cerimonie. 
Per gli appassionati dell’occulto, è possibile fare la “Ruta Mossen Jacint Verdaguer“, in cui una guida vi spiegherá nei dettagli come si svolgevano gli esorcismi.

L’esorcismo di Maria de Sarriá

Dal racconto di Joan Güell, sappiamo che l’esorcismo piú difficile si praticò su una giovane donna di 19 anni, di nome Maria de Sarriá.
Era una giovane e inerme ragazza, che durante la sua possessione non faceva altro che bestemmiare ogni volta che si pronunciava il nome di Cristo“, raccontò Güell.
La giovane ragazza gridava ed aveva forti convulsioni nonostante i sacerdoti facessero forza per immobilizzarla. Essi provarono in tutti i modi ad impedirle di farsi del male ingoiando aghi, pezzi di vetro ed oggetti puntigliosi, ma alla fine la ragazza morì ed il diavolo vinse quella battaglia. 

Jacinto Verdaguer - Stanza Albergo

La storia degli esorcismi di Jacinto Verdaguer non é una storia con un lieto fine. Il sacerdote esorcista morì di tubercolosi nel letto della sua ultima residenza, la Villa Joana, dalla quale sparirono misteriosamente i suoi diari degli esorcismi praticati. 

Chi era Jacinto Verdaguer, l’esorcista di Barcellona ultima modifica: 2019-05-31T09:00:15+02:00 da Lucia Schettino

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