Cinque libri per scoprire luoghi, storie e segreti di Barcellona

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Cinque libri per scoprire Barcellona

A Dónde Ir, 10 libri per scoprire Barcellona

Dieci libri per scoprire Barcellona, dieci diversi punti di vista per comprenderne il suo fascino e i suoi abitanti da una prospettiva letteraria. Una città vibrante come Barcellona infatti, non ha affascinato solo registi e produttori, come vi abbiamo raccontato qualche settimana fa, ma ha lasciato il segno impresso sui libri e nella letteratura mondiale.
Prima di partire per il tuo viaggio, o per meglio vivere la tua nuova esperienza nella capitale catalana, preparati allora leggendo scrittori sia stranieri che locali, per scoprire una Barcellona nascosta ai più.
Ecco allora i primi cinque libri della nostra rassegna!

L’uomo della mia vita, Manuel Vázquez Montalbán, 2000

«Ebbe una birra in Plaza Real, e si affezionò alle tapas perdute che erano la specialità del bar più affollato del quartiere – calamaro in salsa piccante al pepe nero e noce moscata … Carvalho conosceva queste persone e le loro abitudini. Lo facevano sentire vivo».

In L’uomo della mia vita Manuel Vázquez Montalbán (1939 – 2003), regala lemozionante avventura deldetective Pepe Carvalho, la ventunesima per la precisione.

Plaça Reial

Plaça Reial, nel cuore di Barcellona, viene descritta anche nel libro di Manuel Vázquez Montalbán.

Il protagonista, detective per lavoro e gourmet a tempo perso, gode delle deliziose ricette della cucina catalana mentre si ritrova coinvolto in una vicenda di spie e servizi segreti trasversali che minacciano di togliere ai catalani nientemeno che… la catalanità!
Nel suo romanzo, l’autore riflette sulla politica della regione catalana, fornendo vivaci descrizioni del nazionalismo catalano e del cattolicesimo contro il satanismo. Una lettura umoristica piena di divertenti dettagli di Barcellona.
Una curiosità: per rendere omaggio all’opera del collega catalano, l’italiano Andrea Camilleri ha battezzato il proprio commissario con il cognome Montalbano.

L’ombra del vento, Carlos Ruiz Zafón, 2001

«Els Quatre Gats era a soli cinque minuti a piedi da casa nostra e uno dei miei ritratti preferiti… All’interno, le voci sembrvano risuonare di ombre di altri tempi. Ragionieri, sognatori e aspiranti geni condividevano le tavole con gli spettri di Pablo Picasso, Isaac Albéniz, Federico García Lorca e Salvador Dalí».

Images

Els Quatre Gats fu un ostello inaugurato nel 1897, per poi essere adibito a birreria, ristorante, luogo per spettacoli di cabaret, divenendo uno dei punti di incontro principali per gli esponenti del Modernismo della città catalana.

Con il suo romanzo di esordio nella narrativa per adulti nel 2001, l’autore catalano Carlos Ruiz Zafón ha regalato ai lettori quello che probabilmente è il più celebre omaggio alla sua città.
Nella Barcellona del 1945, ferita dalla Guerra Civile Spagnola, il giovanissimo Daniel Sempere trova un misterioso libro, L’ombra del vento. Quando il ragazzo inizia a ricercare di altri titoli dello stesso scrittore, Julián Carax, scopre che qualcuno ha distrutto ogni libro dell’autore.
In questo bestseller internazionale dal crescendo continuo, Zafón esplora l’ossessione e l’amore per la letteratura e mostra a quali cose bizzarre esse possano condurre.
In un romanzo in cui la funzione del ricordo diviene fondamentale già dalle prime pagine, Zafón offre anche una descrizione della dittatura franchista citata con dovizia di particolari e tinta con i colori della letteratura.
Sebbene il celebre Cimitero dei Libri Perduti descritto nel romanzo non esista, si può rendere omaggio alla discesa dell’Arco del Teatro, dove si trova la fittizia libreria posseduta dal padre di Daniel. La loro casa poi è in Calle Santa Ana, tra le Ramblas e Portal de l’Àngel.

El Xampanyet

“Daniel, le andrebbe di mandar giù qualche crocchetta di prosciutto e un frizzantino allo Xampanyet, che è qui a due passi, tanto per rifarci la bocca?”

Come altri suoi romanzi, L’ombra del vento pullula infatti di riferimenti e descrizioni della città catalana tra cui Avenida del Tibidabo, dove vivono gli Aldayas, Calle Montsió, dove si trova il café Els Quatre Gats, El Xampanyet in Carrer de Montcada, Montjuïc, dove è sepolta la madre di Daniel, Plaza de San Felipe Neri, appena fuori l’appartamento di Nuria Montfort, Rambla de Santa Mónica, in cui inizia il romanzo, e Ronda de Sant Antonio, dove vive Mr. Fortuny.

Cinque Libri Per Scoprire Barcellona

La Rambla de Santa Monica e il monumento a Colombo

Presso il monumento a Cristoforo Colombo poi, lì dove la Rambla incontra il mare, Daniel parla per la prima volta con lo sconosciuto che vuole acquistare la sua copia de L’ombra del vento.
Infine, anche Plaça Reial, la piazza “con le palme e i portici” dove Daniel si reca per leggere libri a Clara, la nipote non vedente di Don Gustavo Barcelò che appare nel romanzo. L’appartamento al primo piano dei Barcelò è descritto come un «susseguirsi di corridoi, saloni e verande». Sempre in Plaça Reial, Daniel incontra Fermín Romero de Torres, un mendicante di cui diventerà amico e aiutante nella libreria Sempere. Non a caso si organizzano dei veri e propri tour per la città per mostrare agli interessati turisti la Barcellona descritta da Zafón.

What Catalans Want: Could Catalonia be Europe’s Next State?, Toni Strubell, 2010

Protesters Hold The Lights Of Their Mobile Phones As They Wave Estelada Flags During A Demonstration Called By Pro Independence Associations Asking For The Release Of Jailed Catalan Activists And Leaders, In Barcelona

I manifestanti sventolano le bandiere di Estelada durante una manifestazione indetta dalle associazioni indipendentiste che chiedono il rilascio di attivisti e leader catalani incarcerati.

Scritto in inglese dal filologo e politico catalano Toni Strubell (1952) What Catalans Want è un libro da leggere se si vuole comprendere al meglio l’attuale situazione politica di Barcellona e della Catalogna intera.
Dopo aver condotto un’enorme quantità di interviste con alcune delle personalità più rappresentative della Spagna e un gruppo di stranieri che vivono nella regione catalana, Strubell Consegna una splendida raccolta di interviste in full-color.
Accompagnata da impressionanti fotografie di Lluís Brunet e un toccante prologo del già citato romanziere irlandese Colm Tóibín, What Catalans Want esamina da vicino la Catalogna in un momento unico e incerto.
Il futuro politico catalano come regione autonoma è il tema attuale della sua lettura, dando voce non solo al disagio che i catalani sentono nell’essere parte della Spagna, ma anche a quello dell’Unione europea.
Non di facile lettura come i romanzi precedenti, What Catalans Want ha un’alta rilevanza che lo rende un lavoro altamente raccomandato.

Sud, Colm Tóibín, 1990

«Sembrava di aver trovato il posto che stavo cercando: il nucleo sacro del mondo, una piazza deserta raggiungibile da due stretti vicoli debolmente illuminati, con una fontana, due alberi, una chiesa e alcuni edifici di culto». 

Barcellona ha rapito il cuore anche di scrittori stranieri, come nel caso del pluripremiato autore e critico irlandese Colm Tóibín (1955), noto anche per il suo supporto alla comunità LGBT.
Nel 1990 Tóibín dedicò ben due romanzi a Barcellona, prima con The South e poi con Homage to Barcelona.

Sant Felip Neri

Placa Sant Felip Neri

In Sud, nell’estate del 1950, la misteriosa Katherine Proctor fugge dall’Irlanda lasciando alle sue spalle il figlio e il marito, verso le assolate strade di Barcellona, di cui esplora l’anima e i cafè, avvolta nella sua solitudine.
L’inizio della passione con l’artista Miguel la proietta in una nuova vita di amore in una terra straniera, ma un incontro notturno getta un’ombra pesante sul suo presente e su Michael, costringendola ad affrontare i demoni del passato. Fuori di loro, intanto, la Storia incombe: Miguel, ricercato dalla milizia franchista, fugge nei Pirenei e Katherine lo segue.
In un romanzo avvincente, Tóibín descrive la difficile situazione culturale e politica della terra catalana con proverbiale sensibilità.

Il meglio che possa capitare a una brioche, Pablo Tusset, 2001

«Erano già le sette passate. Pioveva di brutto, temporale primaverile, breve ma tosto e ho finito di svegliarmi mentre guardavo l’acqua dalla finestra. Barcellona è una figata quando piove; gli alberi tornano verdi, le buche delle lettere gialle, i tetti degli autobus rosso vivo, lavati dalla pioggia torrenziale».

Come il protagonista del suo libro, Pablo Tusset, informatico proveniente da Barcellona, ha anche lui cambiato la sua vita pubblicando Lo mejor que le puede pasar a un cruasán.
Tradotto in dieci lingue, il romanzo ha reso il suo autore una delle voci più interessanti della letteratura castigliana, in un libro che il sopracitato Manuel Vázquez Montalbán ha descritto come «il romanzo più interessante e divertente che abbia letto negli ultimi tempi: un occhio capace di calamitare tutte le informazioni, tutta la cultura, tutta la nostalgia per modi di stare al mondo irrimediabilmente perduti».
Ambientato a Barcellona, Il meglio che possa capitare a una brioche narra la vicenda di un obeso trentenne nerd, l’anti-eroe Pablo ‘Baloo’ Miralles, appassionato di Internet che si improvvisa detective per risolvere un mistero che finirà per cambiargli la vita.
Acuto e sorprendente, questo bestseller è la scelta perfetta per chi ama una buona risata e una lettura squisitamente divertente.

 «Si dice che tirino più due tette di un paio di buoi, ma la vera arma segreta di una donna, per prendere all’amo un uomo, è dimostrare di provare una certa ammirazione per lui. Per mia fortuna conosco il trucco e quindi mi concentro sulle tette».

Cinque libri per scoprire Barcellona ultima modifica: 2018-06-04T09:30:04+02:00 da Alessia Agostinelli

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