Il Governo catalano ed il settore dell’intrattenimento notturno in Cataluña hanno, finalmente, stipulato gli accordi per la riapertura delle discoteche. Infatti, dopo circa 15 mesi di chiusura forzata, la riapertura è concordata per il giorno 21 giugno. L’accordo detta, naturalmente, degli obblighi da seguire i quali interesseranno non soltanto le discoteche, ma anche i bar musicali. Di fatto, a partire dalla giornata di oggi, le Comunità Autonome potranno autorizzare la ripresa del settore indipendentemente dal livello di rischio in cui si trova suddetta Comunità; secondo quanto stabilisce la nuova ordinanza firmata dal Ministro della Salute, Carolina Darias. A riguardo, la Cataluña si colloca su un livello medio di rischio sull’aumento dei contagi del Covid-19.
Gli obblighi per la riapertura del settore dell’intrattenimento notturno in Cataluña
La riapertura del settore dell’intrattenimento notturno dovrebbe avvenire, dunque, ancor prima della celebrazione di Sant Joan. “Per noi è prioritario aprire al più presto, però meglio farlo in settimana cosicchè da consolidarci”, spiega Joaquim Boadas, segretario generale di Fecasarm (Federazione Catalana delle Attività di Ristoro e Musicali).
A riguardo, la Generalitat della Cataluña ha confermato le condizioni alle quali dovranno sottostare discoteche e bar musicali. I locali in questione potranno aprire fino le ore 3:30; nonostante la raccomandazione da parte del Governo centrale, la quale suggerisce di aprire fino le ore 2:00. Inoltre, vi sono dei limiti stabiliti sulla capienza massima e sull’obbligo dell’uso della mascherina; mentre non vi è alcun obbligo sul distanziamento sociale.
Nel dettaglio, secondo quanto stabilisce il piano del Procicat, l’uso della mascherina sarà obbligatorio in qualunque momento; eccetto per consumare bevande. Tuttavia, verrà vietato il consumo di bevande presso la pista da ballo; punto in cui bisognerà sempre mantenere la mascherina indossata. Per ciò che concerne i limiti sulla capienza massima, all’interno dei locali è fissata al 50%, mentre per i locali esteriori potrà raggiungere il 100%.
Inoltre, presso i locali con capienza superiore alle 500 persone sarà obbligatoria la vendita anticipata degli ingressi; cosicchè da facilitare la tracciabilità dei partecipanti all’evento. Infine, i locali dovranno, naturalmente, disporre di un buon sistema di ventilazione e rinnovo dell’aria; oltre che intensificare le attività di pulizia e disinfezione.
Fecasarm chiede di riaprire ancor prima del 18 giugno
Durante le ultime ore, la Federazione dell’intrattenimento notturno in Cataluña ha chiesto di anticipare la riapertura del settore ancora prima di questo fine settimana; in modo tale che possano “prendere le riprese di fronte a Sant Joan”. Nonostante i recenti accordi stipulati concordavano di riavviare il settore in data 21 giugno. L’obiettivo è evitare che avvengano ulteriori feste illegali ed evitare l’eccessivo consumo di bevande alcoliche lungo le vie pubbliche durante il fine settimana. Infatti, Fecasarm comunica che durante gli ultimi fine settimana, nella città di Barcellona circa 60mila persone sono state allontanate da determinati punti delle vie pubbliche dove avveniva un consumo di alcol senza alcuna sicurezza sanitaria. A riguardo, gli imprenditori del settore temono che sia più difficile far tornare i giovani in orario notturno presso luoghi in cui saranno imposti degli obblighi, quali balare con la mascherina indossata.
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