La Calçotada: come dare il benvenuto alla primavera in Catalogna

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La Calçotada: come dare il benvenuto alla primavera in Catalogna

foto di Calçots su una tegola con salsa romesco

Niente grida primavera più delle giornate che si allungano, dei fiori che fioriscono e dei…. Calçots!!
Eh si, in Catalogna e a Barcellona nel nostro caso, smesse le feste natalizie, è subito tempo di calçotade. Nulla a che vedere con il ‘menare le mani per aria’, la calçotada è, bensì, una celebrazione dell’arrivo tanto atteso della bella stagione. E come festeggiarlo se non con una mangiata di gruppo?

Storia e origini della calçotada

Una delle feste tipiche ed imperdibili della Catalogna, che potrete adocchiare in giro per i quartieri di Barcellona, è proprio questa dei calçots. Una usanza molto sentita qui, perché permette di passare una giornata fuori, in compagnia e all’insegna del buon cibo. Come amano i catalani insomma. 

Foto di una tipica calcotada A Valls Catalonia

Una data precisa non c’è. Originaria del delizioso comune di Valls, a pochi chilometri da Tarragona, la festa tradizionale si è poi estesa a tutta la bella comunità autonoma di Catalogna.  Di solito si festeggia da un periodo che va da fine gennaio ad aprile, a seconda, anche, del periodo di germogliazione della cipolla.
Il calçot, per chi come me non era familiare con il termine, non è una parolaccia, ma una varietà di cipolla a gambo lungo tipica della Catalogna . Smesse le tapas ‘para picar’ e la Coca de Sant Joan, è il turno della cipolla a gambo allungato ad imporsi sulla scena dopo le impervie del lungo inverno.
Se girate per le strade, potrete assistere a delle vere e proprie sagre di paese riprodotte in piccola scala per ogni calle di Barcelona.

Preparazione ed ingrediente segreto

Ma come si prepara una vera calçotada? Disposti su una lunga brace, i calçots vanno fatti cuocere a fuoco lento fino a cottura. Niente di più semplice, direte. Cosa c’è, allora, di tanto particolare? Ecco che allora, arriva il vero ingrediente speciale di questa festa: la salsa. A fare da condimento ci vuole la salsa romesco: una salsa tipica catalana, a base di pomodoro, aglio, noci, mandarle e pepe rosso detto ñora, soprattutto usato nella cucina del Levante spagnolo. Per i meno tradizionali, poi, si possono azzardare delle aggiunte, come rosmarino, olio d’oliva, aceto di vino rosso e un pizzico di sale.

Immagine di Calcots alla brace

Fin qua, niente di troppo suggestivo, se non una simpatica tradizione tutta catalana. Ma il meglio si serve su un piatto d’argento. Nel nostro caso, infatti, è usanza servire i calçots, ben avvolti in carta di giornale per mantenere la temperatura, su una tegola di laterizio. Poi bando alle buone maniere. Le calçotade catalane non sono cose da signori. Calçot in mano, lo si inzuppa a fondo nella salsa e, portata la testa indietro, lo si mangia dall’alto! Olè! Un inno alla primavera, al buon cibo e alla compagnia. Buen provecho a todos.

La Calçotada: come dare il benvenuto alla primavera in Catalogna ultima modifica: 2019-03-08T10:30:37+01:00 da camilla marotta

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