Il turismo a Barcellona per l’estate 2020 non prevede grandi quantità di turisti. La città, infatti, a causa dell’emergenza sanitaria ha subito un duro colpo e per ora non si prevedono miglioramenti. Sembrerebbe che Barcellona perderà l’80% dei turisti che hanno visitato la città l’estate scorsa. Ad affermarlo è il Presidente dell’azienda Turisme de Barcelone, Eduard Torres. Secondo i suoi calcoli, infatti, il settore perderà tra i 7 e gli 8 miliardi di euro contando tutta la provincia di Barcellona. Torres, durante l’intervista rilasciata nel programma Bàsics de Betevé, ha affermato che le prospettive per questi mesi estivi sono “francamente pessime“. Turisme de Barcelona ritiene, dunque, che la città riceverà al massimo il 20% dei visitatori che avrebbe ricevuto se non ci fosse stata l’emergenza sanitaria.
Il turismo a Barcellona per quest’estate sarà quasi puramente locale
Il presidente del consorzio di Barcellona ritiene che il tipo di turisti che visiteranno Barcellona quest’estate cambierà. Finora, l’80% dei visitatori erano stranieri (di cui il 40% proveniva dall’area Schengen) e il restante 20% erano spagnoli. Torres ritiene che quest’anno le persone che si recheranno a Barcellona saranno spagnole ed europee. Entrando più nel dettaglio, secondo le statistiche i turisti stranieri che visiteranno la città arriveranno soprattutto dal sud della Francia.
Con l’obiettivo di guadagnare quanti più turisti è possibile, a partire da luglio l’azienda Turisme de Barcelone inizierà delle campagne per attirare i visitatori locali.
Invece, per quanto riguarda le campagne dirette ai turisti del resto dell’area Schengen, sembrerebbe che non inizieranno prima dell’autunno.
Infine, le campagne rivolte ai mercati internazionali, saranno lasciate per il 2021, quando l’emergenza sanitaria sarà finalmente un ricordo lontano.
Quest’estate il 75% degli hotel di Barcellona non riapriranno
Secondo i calcoli di Turisme de Barcelona, il numero di hotel che riapriranno quest’anno sarà compreso tra 100 e 120, ovvero il 25% del totale.
Torres ha fatto appello alle imprese affinché non aumentino eccessivamente i prezzi con l’obiettivo di ottenere il massimo numero di clienti. Allo stesso modo, secondo Torres i prezzi non dovranno neanche essere eccessivamente bassi. In questo modo il recupero sarebbe più lento e costoso. Per questo motivo è necessario che aprano il maggior numero possibile di stabilimenti per dare un’immagine di normalità, anche se il 2020 è stato tutto fuorché un anno normale.