Sarà la chiesa cristiana più alta del mondo ma, anche se i lavori per la sua costruzione iniziarono nel 1882, il Temple Expiatori de la Sagrada Família non è ancora stata completata. Nonostante i lavori siano ancora in corso, la chiesa costituisce l’opera maestra dell’architetto Antoni Gaudí e, dopo la Basilica di San Pietro, è la chiesa più visitata d’Europa.
L’idea della Sagrada Familia e l’intervento Gaudí
Nel 1881 l’Asociación de Devotos de San Josep (Associazione spirituale dei devoti di San Giuseppe), grazie alle donazioni ricevute, acquistò un isolato del quartiere Eixample, nel distretto di Sant Martí. L’associazione era stata fondata da Josep Maria Bocabella, con lo scopo di raccogliere i fondi necessari a costruire una chiesa dedicata alla Sacra Famiglia. Il progetto fu affidato a Francisco de Paula del Villar y Lozano, e la prima pietra fu posta il 19 marzo 1882. Villar si dimise nel 1883 ed il compito passò ad Antoni Gaudí.
Il nuovo architetto modificò totalmente il progetto del proprio predecessore. Egli dedicò alla chiesa 40 anni della propria vita, di cui gli ultimi 15 totalmente. Purtroppo, il 10 giugno 1926, Gaudí morì investito da un tram. Egli riuscì in vita a completare soltanto la facciata della Natività e la torre di San Barnaba, lasciando l’opera al suo assistente Domènec Sugrañes. Svariati architetti si sono poi succeduti nella direzione dell’opera.
Le disavventure e la consacrazione della Sagrada Familia
Il 20 luglio 1936, in odore di guerra civile, alcuni gruppi anticlericali incendiarono la cripta. Nel rogo andò perso in larga parte il laboratorio in cui Gaudí lavorava, e con esso appunti e schizzi dell’architetto. La versione originale del progetto è infatti stata ricostruita solo molti anni dopo, grazie ad alcune foto dell’epoca. Per fortuna Gaudí si era dedicato a completare alcune sezioni dell’edificio, piuttosto che impostarne prima il perimetro completo. Queste sezioni sono rimaste come testimonianze dell’idea originale del Maestro.
La Sagrada Familia ha subito svariate vicissitudini nel corso del tempo. Le più recenti ed eclatanti sono di certo la vertenza del 2008 tra municipio di Barcellona e Patronato della basilica e l’incendio del 2011. Nel primo caso il tempio ha rischiato di diventare addirittura un’opera abusiva. Nel secondo caso un piromane ha intossicato quattro persone e provocato l’annerimento di 40 metri di parete, pur non danneggiando l’opera di Gaudí.
Nonostante le disavventure, il 7 novembre 2010, papa Benedetto XVI consacrò la chiesa nel corso della sua visita a Santiago di Compostela e Barcellona.
Il progetto di Antoni Gaudí
Quando Gaudí ereditò i lavori decise di mantenere la cripta che era stata costruita, ma stravolse il progetto e abbandonò lo stile neogotico in favore di quello naturalista. Le svariate interruzioni dei lavori dovute alla mancanza di fondi, gli permisero di utilizzare per la struttura le tecniche ideate per gli altri lavori che via via realizzava.
Uno degli elementi chiave per Gaudí era l’arco parabolico o catenario, utile a sopportare le forti pressioni del peso sovrastante. Egli progettò l’interno della Sagrada Familia immaginandolo come se fosse un bosco. Le colonne ad esempio sono realizzate a forma elicoidale a doppia elica, come i rami e i tronchi degli alberi.
Per Gaudì la Sagrada Familia rappresentava un inno di lode a Dio. L’architetto concepì personalmente l’iconografia per la struttura, che basò sulla condizione della chiesa cattolica e sul culto religioso. Vicino alla Sagrada Familia egli costruì svariati edifici, dalla casa del cappellano al palazzetto per i figli degli operai impegnati nel cantiere. L’architetto inoltre disegnò personalmente molte delle sculture della Sagrada Familia, utilizzando un elaborato quanto particolare metodo di lavoro ideato apposta per l’opera.
La struttura attuale e ciò che verrà
La pianta a croce latina comprende 5 navate centrali, un transetto di tre navate e un abside con sette cappelle. Ci sono tre facciate dedicate a Natività, Passione e Gloria di Gesù. Quando la chiesa sarà terminata avrà ben 18 torri: 12 dedicate agli apostoli, 4 dedicate agli evangelisti, una dedicata alla Vergine e quella centrale dedicata a Gesù, la cui altezza prevista è di circa 172,5 m. L’altezza totale dell’edificio sarà però inferiore di mezzo metro rispetto a quella del Montjuïc, poiché Gaudí riteneva che la sua creazione non dovesse superare quella di Dio. Sono previste anche tre grandi cappelle, quella dell’Assunzione nell’abside e quelle del Battesimo e della Penitenza accanto alla facciata principale. L’intera struttura sarà poi circondata di un claustro che la isolerà dall’esterno e permetterà lo svolgersi delle processioni. Un’opera monumentale che, una volta completata, attirerà ancora più turisti di quanto non faccia già oggi.