Una panoramica sui nove siti UNESCO di Barcellona

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I nove siti patrimonio dell’UNESCO a Barcellona

monumenti ed edifici-facciata della sagrada familia

Entrare nella lista del patrimonio dell’UNESCO non è un’impresa affatto facile e costituisce motivo di grande vanto per la città che ospita il sito in questione. Se poi una metropoli ne custodisce addirittura nove, allora vuol dire che bisogna necessariamente visitarla. Ed è proprio quello dei siti UNESCO di Barcellona l’argomento di cui vi parleremo oggi. Il loro interesse storico artistico, la loro bellezza, l’indotto generato, sono patrimoni a cui la città catalana non può più rinunciare. 

Il modernismo di Domenech i Montaner

I siti UNESCO di Barcellona sono legati indissolubilmente all’architettura modernista, una corrente molto agli inizi del Novecento. Questa corrente nasce da una vincente unione tra elementi della cultura gotica e romanica abbinati ad elementi nati dalle nuove soluzioni tecnologiche sorti dopo la Rivoluzione Industriale. A Barcellona, in particolare, essa è legata al lavoro di due grandissimi architetti catalani, Domenech i Montaner e, soprattutto, Antoni Gaudi. Al primo sono dovuti due dei siti catalani iscritti alla lista del patrimonio dell’umanità, mentre al secondo i restanti sette.

siti unesco di Barcellona

Una veduta di Barcellona

Domenech i Montaner, infatti, fu il progettista del Palau de la Música Catalana, costruito tra il 1905 e il 1908 seguendo le forti influenze dello stile Art Noveau europeo. Le innovazioni dei materiali e il trionfo di colori sono le due caratteristiche fondanti di questo tempio della musica.

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Il Palau si trova nel quartiere di Sant Pere, in una strada adiacente alla via Laietana

Incentrata sui giochi di colore, oltre che sulla simbiosi con la natura, è anche la costruzione dell’Hospital de la Creu i Sant Pau. Creato come ospedale per la cura e assistenza dei malati, l’Hospital è famoso ancor di più per i suoi giardini, le coloratissime pitture e i mosaici.

Il genio di Antoni Gaudì

Nonostante la grande importanza di Domenech i Montaner, il più famoso architetto modernista è senza dubbio Antoni Gaudì, che ha messo la sua maestria al servizio delle più famose architetture private e pubbliche di Barcellona. Gaudì, infatti, fu il progettista di alcune fra le più affascinanti abitazioni private della città catalana.

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Casa Milà

Uno dei primi lavori fu Casa Milà, conosciuta anche come La Pedrera, che ha la particolarità di avere la sua struttura portante nelle colonne di mattoni e pietra. Le mura interne, infatti, hanno funzione unicamente estetica. Casa Vicens, invece, racchiude in sé tutti i principi basilari del modernismo e dell’eclettismo, utilizzando gli insegnamenti di Viollet-le-Duc per la decorazione gotica, spaziando però anche con dettagli orientaleggianti. I motivi dei mosaici e delle vetrate colorate ritornano nella Casa Battlò, che abbina ad essi anche le linee sinuose degli esterni, altro elemento caratterizzante dell’architettura modernista.

Il legame con Eusebi Guell

L’amicizia di Gaudì con il politico Eusebi Guell, suo principale mecenate, fa sì che tre dei siti UNESCO di Barcellona portino il nome di quest’ultimo. Il primo è il Palau Guell, che in principio venne realizzato come edificio polivalente destinato a mostre, eventi e appartamenti. Le abili soluzioni adottate per ovviare alla mancanza di spazi e l’utilizzo per la prima volta dell’arco catenario (simbolo dell’architettura di Gaudì) rendono l’opera di fondamentale importanza nell’arte catalana. Per il suo mecenate l’architetto realizzò anche il Park Guell, un struttura all’aperto che regala ai turisti una veduta magnifica della città. Gli immancabili mosaici colorati, utilizzati secondo la tecnica trencadis, adornano una struttura a forma di dragone, altro elemento ricorrente dell’architettura di Gaudì.

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La Colonia Guell

Anche la Cripta della Colonia Guell, rimasta incompiuta, che si trovava al centro di una pseudocolonia industriale dedicata ai lavoratori e alle loro famiglie, fu realizzata dal genio catalano. Le tecniche costruttive e stilistiche adoperate per quest’opera furono propedeutiche per la più grande opera di Gaudì, la Sagrada Familia, ultimo sito patrimonio dell’UNESCO.  Rimasta anch’essa incompiuta, i lavori ancora persistono e dovrebbero terminare nel 2026. Essa rappresenta il manifesto del modernismo dell’autore, che ha riconvertito un progetto per una chiesa gotica secondo il suo suo credo artistico. Il risultato è tanto bizzarro e alternativo quanto davvero unico.

I nove siti patrimonio dell’UNESCO a Barcellona ultima modifica: 2019-01-09T10:30:16+01:00 da Luigi Bove

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